“Ecco perché abbiamo il cuore a sinistra e non al centro del petto: perché così, quando abbracciamo chi amiamo, il battito del suo cuore riempie il nostro lato vuoto e viceversa!”





lunedì 22 agosto 2011

UN ANGOLO DI PARADISO

Il primo post di viaggio lo voglio dedicare ad uno dei luoghi visti di recente che più mi è rimasto nel cuore (e non solo perchè l'ho visitato in viaggio di nozze!!): l'Antelope Canyon. E' uno slot canyon ("canyon a scanalatura") localizzato in Arizona, in terra Navajo, vicino alla città di Page ed al Lake Powell...Accompagnati da una guida locale, un Nativo Americano Navajo appunto, si parte a bordo di un veicolo 4x4, fondamentale per attraversare senza problemi il letto di un fiume completamente desertico e sabbioso (percorso quanto mai accidentato e pieno di buche...ma anche questa è un'esperienza!!) e, dopo una ventina di minuti, si raggiunge la porta di ingresso del canyon, uno stretto varco di roccia arancione in pieno deserto che non lascia ASSOLUTAMENTE presagire le meraviglie naturali che nasconde! Attraversato l'arco roccioso d'ingresso, infatti, si apre uno dei più particolari percorsi io abbia mai visto: una galleria rocciosa, a pareti bombate e finemente stratificate, aperta in alto da fenditure più o meno larghe da cui, tra le 11 e le 14 circa, entrano i raggi del sole creando fasci di luce che illuminano la sabbia sottostante!! L'atmosfera che si respira è davvero surreale ed unica nella sua semplicità!!..Tutti fanno foto, tutti si guardano intorno incantati..






E' impossibile non rimanere colpiti da un posto tanto spettacolare quanto poco conosciuto, è impossibile non pensare alla potenza degli agenti atmosferici ed alla velleità della natura, che crea gioielli meravigliosi e particolari ma li cela agli occhi dei passanti distratti, nascondendoli all'interno di una grotta...è impossibile non pensare che al di sopra di tutto questo non ci sia una Mano che con semplici tocchi riesce a farci assaporare sulla Terra un piccolissimo angolo di Paradiso...

L'ANGOLO DELLA CURIOSITA': Questo canyon è una grotta scolpita dall'erosione della pietra arenaria da parte dell'acqua e del vento. Mentre i classici canyon sono gole ampie e molto profonde formate dall'erosione continua di fiumi nell'arco di lunghe ere geologiche, gli "slot canyon" sono formati dall'azione erosiva improvvisa e relativamente breve nel tempo dell'acqua in occasione di grossi nubifragi: a monte si raccolgono grandi quantità d'acqua che s'incanalano poi violentemente verso valle. Per questo, gli "slot canyon" sono soltanto delle strette aperture nella roccia.

Proverbio kenyota

"Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme"

sabato 20 agosto 2011

creargiocando: Pasticcio di patate e piselli

creargiocando: Pasticcio di patate e piselli: No, non ho trasformato il mio blog creativo in un blog di cucina (che comunque sempre creativa è ;-) ) Io e Jodie facciamo ancora i lavoret...

AMA LA VITA COSI' COM'E'

Ama la vita così com’è
amala pienamente, senza pretese.
Amala quando ti amano o quando ti odiano.
Amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un po’.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.
Non vivere mai senza vita!
Madre Teresa di Calcutta


ESSENZA DI VANIGLIA FATTA IN CASA

Ecco scovata in un vecchio libro una ricetta dolce dolce per preparare da soli l'essenza di vaniglia!
Servono pochissimi ingredienti:
- 3 baccelli di vaniglia
- 240 ml di rum bianco o vodka
- un barattolo di vetro con coperchio a chiusura ermetica

Acquerello di Carla Chiaberta

Versate dell'acqua bollente nel barattolo: lasciatela per 10-15 min in modo che lo sterilizzi e poi buttatela via.
Con un coltello affilato, tagliate i baccelli di vaniglia per il lungo, in modo che si vedano i semi, sistemateli nel barattolo vuoto e aggiungete il rum o la vodka. Chiudete il barattolo, agitatelo alcune volte e sistematelo in un armadio al fresco e al buio dopo averlo etichettato.
Lasciate la vaniglia a macerare per circa 8 settimane, agitando di tanto in tanto il barattolo. Alla fine il composto acquisterà un colore scuro.
Dopo 8 settimane l'essenza è pronta e potete usarla a vostro piacimento. Quando inizia a scarseggiare, rabboccatela con altro liquore e datele un'ulteriore agitata. Se avete usato un nuovo baccello di vaniglia per una ricetta, sciacquatelo accuratamente e aggiungetelo all'essenza. Continuando a rabboccare in questo modo, l'essenza durerà per sempre. Quando il vasetto si riempirà di baccelli, eliminate semplicemente i più vecchi.

L'ANGOLO DELLA CURIOSITA': essenza molto pregiata, ricavata dal baccello dell'omonima pianta originaria dell'America centrale, la vaniglia è ricavata da un frutto il cui baccello di consistenza carnosa è riunito in grappoli di 8 o 10 e contiene numerosi semi molto piccoli e di colore nero brillante; matura dopo 6-8 mesi circa dalla sua fecondazione. Quest'ultima viene sempre realizzata manualmente da fiore a fiore, poichè un solo insetto, un imenottero, svolge il ruolo di mediazione ma non è stato possibile spostarlo lontano dal Messico. La vaniglia naturale sviluppa un profumo formato da tantissimi composti aromatici differenti, ma la molecola aromatica principale è la vanillina: i semi della vaniglia ne contengono dall'1,5 al 4%. Il suo aroma caratteristico si sprigiona facendo "sudare" al sole a più riprese per 10-20 giorni i baccelli immaturi e poi facendoli seccare per parecchi mesi....da non confondere assolutamente con la vanillina sintetica!!!

venerdì 19 agosto 2011

SFOGLIATA DI POMODORI RIPIENI

Finalmente sono arrivate le ferie di fine stagione, una bella settimana (si preannuncia sole e caldo!) senza altri impegni che non siano cene con gli amici e sagre di paese...la sensazione di libertà che accompagna il primo giorno di ferie è davvero energizzante e la voglia di uscire, di divertirsi e di creare qualcosa di bello con le proprie mani si fa sentire forte dentro di me. Qualche giorno fa mi è capitata tra le mani una rivista di ricette e ne ho trovata una davvero gustosa e rapida, una torta salata originale e rustica che è piaciuta a tutti e che fa tanto estate: piccole cupole rosse di pomodoro nascondono un ripieno cremoso di formaggi, che si scopre solo all'assaggio....provatela e vedrete!



INGREDIENTI
- un rotolo di pasta sfoglia fresca, già stesa
- pomodori perini in numero sufficiente da coprire la superficie della torta (dipende dalle loro dimensioni, io ho usato quelli piccoli, ce ne sono voluti circa una decina)
- parmigiano reggiano grattugiato
- pecorino grattugiato
- 3/4 cucchiai di pesto
- origano, olio extravergine di oliva, sale, pepe
- se piace, una mozzarella

Incidete con un coltellino la buccia dei pomodorini e tuffateli per due minuti in acqua bollente leggermente salata (devono risultare abbastanza morbidi, ma non completamente cotti). Scolateli, lasciateli raffreddare e spellateli. Tagliateli in due parti nel senso della lunghezza, eliminate i semi e lasciateli capovolti su carta assorbente.
Unite in una ciotola il parmigiano grattugiato, il pecorino, mezzo cucchiaino di origano, sale e pepe, bagnate con un filo d'olio e mescolate finchè gli ingredienti sono amalgamati. Farcite i pomodorini con il composto di formaggi.
Srotolate la sfoglia in una tortiera foderata con la carta da forno della confezione, bucherellatela con i rebbi di una forchetta e spennellatela con il pesto, lasciando 2 cm circa di bordo. Disponete sul pesto i pomodori con la parte farcita rivolta verso il basso (per non fare cadere il ripieno io mi sono aiutata con un pezzettino di mozzarella messo al centro del pomodoro) e ripiegate i bordi facendoli aderire ai pomodori esterni. Infornate a 200° e cuocete per 30 min. Lasciate raffreddare la sfogliata, spolverizzatela con l'origano e servite.

Perfetta per una cena estiva dopo una giornata di mare :)

mercoledì 17 agosto 2011

MI PRESENTO


Ciao, sono Silvia,
medico e moglie (e non necessariamente in questo ordine!), con grandi passioni per i viaggi, la cucina e la fotografia...la mia parte creativa mi ha spinto ad aprire questo blog, dedicato a tutti quelli che come me amano le cose inaspettatamente colorate e profumate che la vita porta con se' ogni giorno...una poesia letta per caso, una ricetta insolita per una torta gustosa, una piantina fiorita di cui ci prendiamo cura, un corso di ballo dove scatenarsi in allegria, un semplice trucco per rendere la nostra casa pulita ed accogliente...e tutte le altre piccole cose che, come una semplice e delicata peonia bianca, rendono la vita...semplicemente bella da morire!!